Uno degli elettrodomestici che fa parte dell’arredamento della cucina è la lavastoviglie. Questo importante strumento aiuta a sbrigare le faccende domestiche relative al lavaggio e all’asciugatura di piatti e stoviglie, utilizzate per il consumo dei pasti.
La lavastoviglie è stata inventata nel 1886 da Josephine Cochrane, per aiutare le casalinghe dell’epoca a dimezzare i tempi legati a questo lavoro quotidiano; il successo che ne è derivato successivamente ha permesso alle aziende più tecnologiche di massimizzare le funzionalità di questo elettrodomestico, fino a renderlo desiderabile dalla maggior parte dell’utenza.
Le lavastoviglie in commercio, ad oggi, si dividono in due grandi categorie: quelle ad incasso, che si nascondono dietro ante coordinate con il resto della cucina così da non danneggiarne l’estetica, e quelle di libera installazione, che invece rimangono scoperte nel panorama della cucina, ma che per questa ragione hanno una maggior cura dei dettagli estetici. A seconda che si tratti di un modello o dell’altro, le misure in commercio propongono una larghezza della lavastoviglie di 45 o 60 centimetri.
Cosa valutare prima di procedere con l’acquisto di una lavastoviglie?
Sono molti i fattori che determinano la scelta di una particolare lavastoviglie piuttosto che un’altra ed in questo articolo verranno trattati ampiamente, per mezzo dell’aiuto del sito www.migliorelavastoviglie.it. Un elemento da valutare in fase di scelta è il consumo energetico: le lavastoviglie di ultima generazione vengono divise per classi di consumo, sono quindi da valutare quelle aventi per classe la sigla A. Nello specifico, vi sono ulteriori differenze da esplicare: una lavastoviglie con classe energetica A+++ consuma mediamente poco più i 0,8 kWh; mentre una classificata come A++ circa 1 kWh.
Conoscendo questa proporzione si possono stimare i consumi reali delle classi energetiche inferiori.
Il consumo idrico è un altro dato da tenere in considerazione, perché la lavastoviglie è un elettrodomestico che non potrebbe adempiere alle sue funzioni senza l’utilizzo dell’acqua: è consigliabile, per un discorso più ambientale che economico data la bassa incidenza del consumo idrico rispetto a quello elettrico, scegliere un modello di lavastoviglie che utilizzi l’acqua necessaria, minimizzando gli sprechi.
Le dimensioni di una lavastoviglie, come indicato in precedenza, variano dai 45 ai 60 centimetri: la scelta del modello dalle dimensioni più adatte è del tutto personale, ed è anche condizionata dal reale spazio a disposizione nella propria cucina e dal numero dei coperti che si intende lavare. Ne deriva che una famiglia numerosa opterà per una lavastoviglie più grande.
La rumorosità di una lavastoviglie è importante come la sua primaria funzione: questo elettrodomestico, infatti, viene messo in azione nelle ore successive al pasto e, per questa ragione, un modello molto rumoroso potrebbe infastidire sia i componenti della famiglia, sia eventuali vicini di casa.
Le funzioni aggiuntive: ogni lavastoviglie, in quanto dotate di una componente che regola i compiti della stessa, ha una serie di comandi che non sono tutti compresi nei modelli più economici. Le lavastoviglie più tecnologiche, e su cui è stata investita maggiore ricerca, hanno diversi programmi da mettere in funzione a seconda della tipologia di stoviglie a cui occorre il lavaggio: un programma più delicato è consigliabile sicuramente per gli elementi in cristallo o in porcellana lavorata, mentre un programma più forte può andar bene per i piatti di meno pregio e particolarmente incrostati.
Fra le funzioni che sembrano riscuotere più successo nell’utenza, vi sono quelle relative alla partenza ritardata, che permette di posticipare il lavaggio di qualche ora così da godere delle tariffe relative all’energia elettrica più basse nel caso di un contratto bi-orario, e l’opzione di asciugatura, che consente di ritirare i piatti puliti senza ulteriore lavorazione.
Quale lavastoviglie acquistare?
In generale, la lavastoviglie migliore da acquistare è quella che agevola in casa lo svolgere delle mansioni domestiche: a seconda del numero di stoviglie da lavare di volta in volta, del consumo energetico ed idrico di interesse, dell’inegrazione ad opera di funzioni opzionali e della grandezza dell’ambiente dove l’elettrodomestico sarà collocato, si può personalizzare questo genere di scelta. Ogni nucleo familiare ha, infatti, le proprie esigenze e per mezzo di una corretta analisi delle stesse, si potrà effettuare un buon acquisto.