Strane straniere. Un film di Elisa Amoruso
Ana, Ljuba, Rady, Sihem e Sonia. Cinque donne arrivano in Italia per motivi diversi: l’amore, il lavoro, la curiosità. Hanno un vissuto e lo scambiano con un altro. Ognuna di loro crea un’attività, reinventandosi e integrandosi con successo in una nuova realtà. Distanti per esperienza e provenienza, l’essere straniere le accomuna.
Tra lavoro, famiglia e relazioni le loro storie si intrecciano per raccontare cosa significhi costruire un’identità in un altro paese.La regista Elisa Amoruso è partita dalla ricerca dell’antropologa Maria Antonietta Mariani che ha studiato un gruppo di emigrate che sono riuscite a reinventarsi dando vita ad una propria attività, “Strane straniere” ci fa così vedere l’immigrazione da un altro punto di vista: non come un problema, ma come normalità.
Una normalità “stranierordinaria”.
I fratelli e le sorelle di Bose